DIZIONARIO

DIZIONARIO  TECNICO


i termini tecnici e le sigle


la rubrica dove la terminologia motoristica è spiegata in modo chiaro e semplice


Non siamo tutti tecnici dei motori o ingegneri meccanici e capita spesso che alcuni termini, ricorrenti per spiegare le doti dinamiche di un'automobile o di una moto, non siano del tutto chiari. Su richiesta di molti lettori abbiamo pertanto elaborato un glossario di termini tecnici e sigle più ricorrenti, cercando di spiegare in modo semplice di cosa si tratta. Per sfogliare il glossario basta cliccare sulla lettera dell'alfabeto corrispondente al termine interessato. Non troverete sicuramente tutto lo scibile in materia di meccanica ed elettronica, confidiamo però di avere individuato i termini più ricorrenti negli articoli redatti dai nostri collaboratori. Se avete qualche suggerimento da darci o qualche informazione in più, scrivete in redazione!

 

 

ABS

Acronimo di "Antilock Braking System", indica un sistema elettronico che impedisce il bloccaggio delle ruote in frenata. Una centralina controlla e parzializza la pressione dell'olio nel circuito frenante diminuendo l'attrito delle pastiglie sul disco bloccato, interpretando i segnali provenienti da vari sensori (ruote foniche). Il modo corretto di sfruttare il sistema ABS nelle frenate d'emergenza è esercitare la massima pressione sul pedale, che tenderà a vibrare viste le variazioni di pressione all'interno della pompa freno. L'antibloccaggio provvederà ad evitare scompensi ed arresterà l'auto in condizioni di sicurezza.

ACQUAPLANING

Un fenomeno molto pericoloso che si verifica quando si viaggia su di un fondo particolarmente bagnato. Gli pneumatici, soprattutto se molto usurati, "galleggiano" letteralmente su di un velo sottile d'acqua poichè le solcature ricavate sul battistrada non riescono ad espellere il liquido. Di conseguenza non vi è più un collegamento diretto fra le ruote ed il suolo e gli pneumatici non riescono più a trasmettere le sollecitazioni (sterzata, frenata, accelerazione) imposte dal conducente. I consigli per prevenire tale sgradevole fenomeno sono principalmente due: controllare spesso lo stato d'usura del battistrada (basta inserire una moneta da un euro nella scolpitura, se la profondità non è almeno pari alla corona dorata la gomma è da sostituire) e diminuire la velocità in presenza di fondo bagnato, durante un forte acquazzone o un allagamento.

AERODINAMICA

Con il termine "aerodinamica" si intende il comportamento della vettura nei confronti delle correnti di aria che la circondano durante il moto. Immaginiamo che la vettura sia un oggetto che si muove all'interno di un fluido: la sua forma, in particolare la sua sezione massima, e le sue eventuali appendici (specchietti, maniglie, spoiler etc.) creano una resistenza meccanica all'avanzamento dell'oggetto stesso. Tale resistenza influenza sia i consumi che le prestazioni, oltre a modificare le reazioni dinamiche del mezzo alle alte velocità. La riduzione del coefficiente di resistenza aerodinamica "Cx" riduce conseguentemente lo sforzo necessario a vincere l'attrito con l'aria, eliminando così perdite di potenza con ovvi benefici per il consumo e le prestazioni velocistiche.

ALBERO A CAMME

Elemento fondamentale nei moderni motori a quattro tempi, l'albero a camme comanda il movimento delle valvole grazie a degli eccentrici (le camme appunto). La sua velocità di rotazione è dimezzata rispetto a quella dell'albero a gomiti, cui è collegato per mezzo di catene, ingranaggi o cinghie dentate. L'albero a camme può essere posizionato nel basamento del motore, il moto alle valvole viene trasmesso da aste e bilanceri, ma nei motori attuali solitamente trova posto nella testata e comanda direttamente il movimento delle valvole stesse agendo su punterie o bilanceri. Come facilmente intuibile la superficie delle camme deve avere un'elevata durezza superficiale (è soggetta a strisciamento) e durante il suo moto l'albero necessita di un'adeguata lubrificazione.

ALBERO A GOMITI

Comunemente detto anche "albero motore" l'albero a gomiti è un asse sagomato che trasmette il moto alternato dei pistoni al volano per mezzo di un meccanismo biella-manovella. In parole semplici l'albero motore trasforma un moto alternato, non utilizzabile direttamente, nel moto rotatorio che tutti conosciamo essendo il più "visibile" quando si apre il cofano di un'auto. La forma dell'albero a gomiti dipende dall'architettura del propulsore considerato ed anche in questo caso i perni coinvolti nel movimento esigono una accurata lubrificazione.

ALBERO DI TRASMISSIONE

L'albero di trasmissione collega l'uscita del cambio al differenziale posteriore, nelle vetture dotate di motore anteriore e trazione posteriore. In alcuni casi, vista la sua lunghezza, viene suddiviso in 2 elementi collegati tra loro da giunti scanalati. L'albero di trasmissione deve oltretutto compensare le variazioni di distanza tra gli elementi collegati causate dai movimenti delle sospensioni e tale compensazione viene garantita prorio dal giunto scanalato che per la sua costruzione consente degli spostamenti assiali.

ALESAGGIO

E' il diametro interno del cilindro su cui scorre il pistone e viene solitamente espresso in millimetri (mm).

ALETTONE

Con questo termine si indicano tutti i profili applicati alla carrozzeria ma da essa ben distinti, il cui compito principale è aumentare la forza che "spinge" la macchina verso il basso alle alte velocità. In tal modo si aumenta l'attrito e quindi la motricità delle ruote sul suolo. Classici esempi di alettoni molto sviluppati si possono notare nella parte anteriore e posteriore delle odierne monoposto di Formula 1.

ALTERNATORE

Dispositivo che trasforma una parte dell'energia meccanica sviluppata dal motore, cui è collegato, in energia elettrica necessaria per varie funzioni del gruppo propulsore. Visivamente l'alternatore somiglia ad un motore elettrico (il principio costruttivo è simile) e si trova di solito lateralmente al motore assieme ad altri dispositivi azionati da una cinghia trapezoidale.

AMMORTIZZATORI

Sono i dispositivi che "smorzano" le oscillazioni impresse alle ruote dalle varie imperfezioni del manto stradale. A grandi linee si può considerare un ammortizzatore come un cilidro entro cui scorre un pistone collegato ad un'asta. L'interno del cilindro è completamente occupato da olio mentre sulla superficie del pistone sono ricavati dei fori di diametro opportuno. Lo scorrimento del pistone viene quindi "frenato" dall'azione del liquido, la cui viscosità rende difficoltoso il passaggio tra le due camere create dal pistone nel cilindro. All'esterno dell'ammortizzatore si trova una molla elicoidale che lavora in simbiosi con il sistema appena descritto.

ATTRITO

Forza che si genera tra due parti in diretto contatto. La sua intensità dipende dai materiali delle due superfici e dalle loro rugosità superficiali, oltre che dalla pressione con cui le parti in gioco vengono "avvicinate". L'attrito trasforma parte dell'energia impiegata, ad esempio, per far scorrere le due superfici l'una sull'altra in energia termica sotto forma di calore. In campo motoristico l'attrito gioca un ruolo fondamentale: grazie a questo fenomeno gli pneumatici trasmettono al suolo la coppia motrice prodotta dal motore, mentre molte parti mobili all'interno del propulsore stesso lavorano in continuo attrito reciproco (bronzine, cinghie, etc.). Allo scopo di ridurre l'attrito, che rappresenta comunque una dispersione di energia utile, le strade sono due: ridurre la rugosità superficiale degli elementi in contatto con lavorazioni meccaniche più precise od interporre tra i due organi in movimento un lubrificante (olio o grasso).

AUTOACCENSIONE

In alcuni casi la combustione all'interno del cilindro può avvenire prima che tra gli elettrodi della candela venga generata una scintilla. A causare la combustione può essere una particella incandescente, una bava metallica od una candela di grado termico troppo elevato. Nei motori a ciclo Diesel la combustione avviene sempre per autoaccensione, infatti il gasolio esplode dopo la compressione senza l'ausilio di scintille elettriche generate da candele.

AUTOBLOCCANTE

Termine utilizzato per descrivere certi tipi di differenziali, che evitano che in caso di perdita di aderenza una ruota possa girare a vuoto mentre la ruota opposta trasmette al suolo una coppia motrice pressocchè nulla. Vengono utilizzati in larga parte su vetture ad alte prestazioni e nelle competizioni, anche se ultimamente si preferisce impiegare differenziali a scorrimento limitato.

AUTOLIVELLANTI

Sospensioni "intelligenti" che variano la loro taratura in base al carico sull'auto, mantenendo la vettura in assetto neutro indipendentemente dal peso e dalla disposizione dei bagagli e degli occupanti. Nelle versioni più moderne le sospensioni autolivellanti vengono gestite da una centralina elettronica, che interpreta i movimenti del corpo vettura ed invia le informazioni ad ogni singolo ammortizzatore.

AVANTRENO

Termine che indica le ruote anteriori di una vettura ed il sistema di sospensioni e sterzo ad esse collegato. In senso generico può comprendere tutta la parte anteriore del corpo vettura.

BANCO

E' la parte del basamento in cui vengono ricavati i supporti per i cuscinetti dell'albero a gomiti, detti appunto cuscinetti di banco.

BAR

Nel Sistema Internazionale delle unità di misura (S.I) la pressione viene espressa in Pascal (Pa). Dal momento che i valori di pressione comunementi usati sono molto maggiori dell'unità Pa si utilizza il bar, multiplo che corrisponde a 100.000 Pa. A titolo di esempio, la pressione atmosferica standard è pari ad 1,013 bar, cioè 101.300 Pa.

BARICENTRO

E' il punto in cui si può considerare tutta la massa di un oggetto. Se immaginiamo di poter "appendere" una vettura ad un filo, collegato al suo baricentro, essa si troverà in perfetto equilibrio e ritornerà nella stessa posizione anche dopo aver subito "movimenti" esterni.

BARRA ANTIROLLIO

Organo meccanico che congiunge i due bracci della sospensione a ruote indipendenti, opponendosi al coricamento laterale dell'auto in curva (rollio). Presente su vetture dall'impostazione sportiva, è costruito in maniera tale da lavorare a torsione.

BASAMENTO

La struttura portante del motore, solitamente realizzato in ghisa o lega di alluminio, contiene gli organi del manovellismo (albero motore, bielle) e, quasi sempre, il blocco cilindri.

BIALBERO

Termina che indica le distribuzioni comandate da una coppia di alberi, che azionano le valvole. Soluziuone adottata nei propulsori ad alte prestazioni o nei sofisticati gruppi termici moderni, garantendo un buon controllo dei movimenti valvola e soprattutto il raggiungimento di elevati regimi di rotazione.

BIELLA

E' il componente che collega il pistone all'albero a gomiti. Fa parte del manovellismo che trasforma il moto alternato del pistone nel moto rotatorio dell'albero motore.

BILANCERE

Organo meccanico ad uno o due bracci, libero di oscillare rispetto ad un fulcro. Nei motori a scoppio viene impiegato per comandare il movimento delle valvole, trasmettendo alle valvole stesse il moto generato dal profilo ad eccentrico dell'albero a camme.

BOBINA

Componente elettrico che, nell'impianto di accensione del motore a scoppio, genera la corrente ad alta tensione destinata alla candela.

BOXER, MOTORE

Propulsore con i cilindri contrapposti, le cui bielle sono collegate a perni di manovella individuali. Offre come vantaggi il ridotto ingombro verticale (con i conseguenti benefici per il baricentro) e la buona bilanciatura. Per contro, spesso la sua lunghezza risulta maggiore dei motori tradizionali di pari cilindrata, così come l'ingombro orizzontale.

BRONZINE

Termine che indica, in generale, i cuscinetti a strisciamento. In realtà le vere bronzine sono elementi in bronzo di elevato spessore, mentre nei moderni propulsori si utilizzano cuscinetti a guscio sottile in acciaio rivestiti di materiale antifrizione.

CAMERA DI COMBUSTIONE (O DI SCOPPIO)

Volume a disposizione dei gas di scarico quando il pistone si trova al PMS (Punto Morto Superiore). Solitamente si tratta di un vano ricavato interamente nella testata, anche se attualmente spesso parte di essa viene ricavata sul cielo del pistone.

CAMMA

Dispositivo detto anche "eccentrico", nei motori comanda il movimento oscillatorio delle valvole. La legge prestabilita del moto è legata al profilo della camma stessa.

CANALE

La parte centrale del cerchio di una ruota, la superficie cui sono collegate le razze che si dipartono dal mozzo.

CANDELA

Componente che innesca l'accensione della miscela aria-benzina immessa nella camera di scoppio. La causa della detonazione è una scintilla che viene innescata tra i due elettrodi della candela, la quale è inserita in un foro della testata.

CARBURATORE

Dispositivo che genera la miscela aria-benzina destinata ad alimentare il motore.Il flusso di miscela viene gestito da una valvola, gestita dal guidatore attraverso il pedale dell'acceleratore.

CARREGGIATA

è la distanza tra i punti medi delle ruote di uno stesso asse.

CARTER SECCO

Sistema impiegato nei motori ad alte prestazioni: il lubrificante non si raccoglie nella coppa, ma viene recuperato da pompe ed immagazzinato in un serbatoio apposito. Un'altra pompa, a sua volta, provvede a prelevarlo dal serbatoio ed inviarlo in pressione agli organi che necessitano di lubrificazione. Un sistema di questo tipo, oltre a ridurre gli ingombri del propulsore, fa sì che l'alimentazione del circuito di lubrificazione sia sempre costante, senza problemi di "pescaggio" dell'olio in curva.

CARTER UMIDO

In questo caso l'olio si accumula nella parte bassa del motore, cosa che accade in tutte i motori per auto di serie.

CATALIZZATORE

Apparato formato da metalli pregiati, capaci di reagire a contatto con i gas di scarico emessi da un motore a combustione interna. In seguito alla reazione chimica, gli idrocarburi e l'ossido di carbonio si trasformano in acqua ed anidride carbonica. Tale processo necessita però di temperature piuttosto elevate: è sconsigliato perciò accendere l'auto per affrontare tragitti molto brevi, specie se si può utilizzare un mezzo meno inquinante ed altrettanto comodo.

CAVALLO

Unità di misura ancora ampiamente utilizzata per quantificare la potenza di un motore. A rigor di legge sarebbe più corretto utilizzare il Watt, o meglio il kilo Watt corrispondente ad 1,36 cavalli. 1 HP (dall'americano "Horse Power") corrisponde invece ad 1,01 cavalli.

CILINDRO

Organo entro il quale scorre il pistone. Il cilindro ne guida il moto rettilineo alternato, e crea con le fasce elastiche la giusta tnuta della camera di combustione. Semplificando si può considerarlo come l'involucro esterno di una siringa, all'interno del quale si muove lo stantuffo-pistone.

COMMON RAIL

Sistema di iniezione adottato da molti propulsori turbodiesel moderni. Il carburante messo in pressione da una pompa centrifuga viene fatto passare in un condotto ("rail" o flauto) dove mantiene pressioni elevate, nell'ordine dei 1.800 bar. Da qui verrà poi distribuito agli iniettori di ogni singolo cilindro: l'elevata pressione consente una combustione omogenea, visto che il carburante iniettato si polverizza in maniera ottimale.

COMPOSITO

Dicesi composito un elemento formato da più materiali, tenuti insieme attraverso un legame meccanico (compressione, incollaggio ecc.). In ogni caso i singoli materiali componenti rimangono distinguibili. Ne sono esempi i materiali composti da fibre di carbonio o vetro, tenute insieme da una resina. Spesso tali fibre formano una vera e propria trama, quasi un "tessuto".

COPPIA

In ambito meccanico indica il valore di uno sforzo a torsione. Il suo valore dipende dall'entità della forza applicata e dalla distanza di quest'ultima rispetto al centro di rotazione del sistema: quando voi girate una comune maniglia, la coppia applicata non è altro che il prodotto della forza che applicate per la distanza tra la vostra mano ed il fulcro della maniglia. La coppia si può esprimere in kg*m (kilogrammetro) od in N*m (newtonmetro).

COPPIA MOTRICE

E' la coppia trasmessa dall'albero a gomiti alla frizione, cioè la coppia che proviene direttamente dal motore. I motori a combustione interna erogano una coppia che varia con il regime di rotazione: l'andamento della coppia si visualizza in un grafico detto "curva di coppia".

CORSA

La distanza tra il Punto Morto Superiore ed il Punto Morto Inferiore, cioè lo spazio che percorre un pistone nello spostarsi da un estremo all'altro dell'asse lungo cui si muove.

CX

Sigla che indica il coefficiente di penetrazione aerodinamica, cioè la "facilità" con cui un oggetto si muove nell'aria. Nel caso delle auto, minore è il CX minore è lo sforzo che la macchina richiede per muoversi.

DEBIMETRO

Dispositivo che rileva la quantità di aria aspirata dal motore, inviando tale informazione alla centralina elettronica che gestisce l'iniezione. In questo modo il parametro del carburante diretto all'iniezione viene adattato alla quantità d'aria, permettendo una combustione omogenea ed efficiente.

DIFFERENZIALE

Quando una vettura percorre una curva, le ruote esterne percorrono una distanza maggiore rispetto a quelle interne. Il differenziale consente alle ruote di avere velocità diverse pur rimanendo comunque in trazione: tale elemento è infatti necessario solo per le ruote che trasmetono il moto.

DISTRIBUZIONE

Con questo termine si indica il complesso di meccanismi che gestisce il flusso di gas in entrata ed uscita dai cilindri. Sono comprese le valvole e tutto il sistema che ne permette il movimento (albero a camme, punterie, etc).

DISTRIBUZIONE DESMODROMICA

Solitamente il movimento di ritorno delle valvole viene comandato da molle, mentre quello di andata sfrutta la spinta delle cammes sul piattello. Nel caso della distribuzione desmodromica, invece, ambedue i movimenti sono "attivi", cioè comandati dalle cammes. Al momento tale sistema viene impiegato solo da Ducati. I vantaggi sono grande precisione nel comando delle valvole anche ai regimi più elevati, mentre gli svantaggi riguardano soprattutto la complessità del sistema ed i suoi costi.

DOHC

Sta per "Double Overhead Camshaft", cioè distribuzione bialbero.

DOPPIA ACCENSIONE

Sistema che utilizza due candele per ogni cilindro anzichè una come nella maggior parte dei casi.

ECU

"Elettronic Control Unit", cioè centralina elettronica.

EGR

"Exaust Gas Recirculation", cioè valvola di ricircolo dei gas di scarico. Una parte di essi viene reintrodotta nell'alimentazione, in maniera da diluire la miscela fresca ed abbassare le temperature della combustione. Il vantaggio più evidente è la riduzione delle emissioni di ossidi d'azoto.

EPROM

Memoria elettronica abbinata ad una centralina elettronica. E' in grado di immagazzinare processi, dati e parametri e può essere cancellata e riprogrammata.

FADING

Fenomeno pericoloso che coinvolge i freni sottoposti a sforzo prolungato (es. discese ripide), praticamente eliminato con l'avvento dei freni a disco specie se autoventilati.

FASATURA

Termine che richiederebbe una trattazione complessa: sinteticamente, la fasatura è il ritardo con cui le valvole si aprono o chiudono rispetto ai punti estremi del movimento del pistone.

FASATURA VARIABILE

Sistema che permette di variare i parametri di fasatura al variare delle condizioni d'uso, ottenendo prestazioni elevate e buona efficienza visto che si sfruttano i valori di fasatura più corretti in ogni situazione.

GANASCIA

Elemento che, nei freni a tamburo, provvede attraverso la sua superficie rivestita in materiale ad alto coefficiente d'attrito a rallentare la rotazione del tamburo, generando l'effetto frenante.

GASOLIO

Idrocarburo derivato dal petrolio, impiegato nell'alimentazione di motori diesel o bruciatori. Ha una temperatura di accensione di circa 250 °C, e la sua accendibilita' viene indicata dal numero di ottano.

GIUNTO VISCOSO

E' formato da un sistema di dischi, racchiusi in un carter ed avvolti da un fluido ad alta viscosità. I dischi estremi sono collegati ad altrettanti alberi; quando uno di essi viene messo in rotazione, i dischi inizieranno a muoversi per effetto del trascinamento dovuto al movimento centrifugo del fluido, trasmettendo il moto al secondo albero. Sistemi di questo tipo vengono impiegati in alcuni tipi di trazione integrale, per evitare che la differenza di velocità tra i due assi non superi un valore predefinito.

GRASSO

Sostanza lubrificante di consistenza cremosa, formata da olio mescolato ad un sapone a base metallica o di altra natura.

INIETTORE

Elemento cui spetta il compito di iniettare il combustibile nel condotto di aspirazione o direttamente nella camera di combustione. Tra le funzioni spicca quella di polverizzare il carburante ed elevarne la pressione, in maniera da rendere il più omogenea possibile la combustione.

INIETTORE-POMPA

Elemento che integra le funzioni dell'iniettore e della pompa di carburante. Utilizzato su alcuni motori turbodiesel ad iniezione diretta, consente di raggiungere pressioni molto elevate con i conseguenti vantaggi per la combustione.

INTERCOOLER

Scambiatore di calore che raffredda l'aria compressa dal turbocompressore nei motori sovralimentati. Il suo aspetto è simile a quello di un comune radiatore.

LCD

Visualizzatore a cristalli liquidi, elementi che modificano il loro colore al passaggio di una corrente elettrica.

LED

"Light Emitting Diode", speciale tipo di diodo in grado di emettere impulsi luminosi se attraversato da correnti elettriche in bassa tensione. Nelle vetture e nelle moto i LED sono ampiamente usati, ultimamente anche per i gruppi ottici.

MANOMETRO

Strumento in grado di rilevare, ed indicare visivamente su un quadrante analogico o digitale, un valore di pressione.

MAPPA

Si dice "mappa" l'insieme dei parametri che vengono inseriti in una centralina elettronica.

MARMITTA

Elemento che permette il deflusso dei gas di scarico dai collettori del motore. Solitamente è un insieme di tubi e dispositivi silenziatori e/o catalizzatori.

MC PHERSON

Sistema di sospensioni a ruote indipendenti, molto utilizzato dall'industria per la sua efficacia unita ad elevata semplicità costruttiva.

MONOALBERO

Sistema di distribuzione con un solo albero, posto nella testata, che aziona le valvole.

MULTIJET

Schema di alimentazione che prevede più fasi durante l'iniezione diretta del carburante. La quantità di carburante iniettato rimane la stessa, ma viene fatta entrare nella camera di combustione in varie fasi. Ciò porta ad ottimizzare la combustione, con conseguenti benefici per rumorosità, consumi e prestazioni.

MULTIPOINT

Termine che indica i sistemi di iniezione con un iniettore per ogni cilindro.

OHC

"Over Head Camshaft", cioè monoalbero a camme in testa.

OHV

"Over Head Valves": sigla che indica i motori con distribuzione ad aste e bilanceri.

OVERBOOST

Sistema presente in alcuni motori turbocompressi. In certe situazioni, l'overboost incrementa la pressione di sovralimentazione rispetto ai valori di impiego normale, generando un aumento momentaneo della potenza. La durata solitamente è piuttosto ridotta, quanto basta ad esempio per effettuare un sorpasso od una manovra che richiede un certo "scatto".

PARAOLIO

Elemento che evita il trafilaggio di liquido nello spazio infinitesimale presente tra un albero ed il foro entro il quale questo albero ruota o scorre.

PARTICOLATO

Insieme delle particelle solide o liquide presenti nei gas di scarico. Sono maggiori nei motori turbodiesel: da qui l'esigenza di adottare dei filtri antiparticolato che trattengono tali particelle e le "bruciano" letteralmente dopo un certo numero di chilometri.

PISTONE

E' l'elemento mobile che si muove all'interno del cilindro con moto rettilineo alternato. Esso agisce come uno stantuffo, aspirando durante la sua discesa la miscela, comprimendola durante la risalita e scendendo di nuovo per effetto dello scoppio. L'ultima fase, la risalita prima di aspirare di nuovo la miscela, serve ad espellere i gas di scarico.

PRESSIONE DI SOVRALIMENTAZIONE

Nei propulsori turbocompressi, è la differenza tra la pressione atmosferica e la pressione con la quale il compressore invia l'aria al sistema di alimentazione.

RADIATORE

Sistema capace di cedere all'aria il calore assorbito da un liquido (acqua od olio, generalmente). Nei propulsori automobilistici, ad esempio, il radiatore del liquido di raffreddamento serve a smaltire il calore che il liquido refrigerante assorbe dal motore percorrendo i condotti tra i cilindri, generando così il raffreddamento del motore stesso. Per sommi capi il radiatore è una superficie radiante, di solito formata da lamelle in alluminio, all'interno della quale il liquido viene fatto scorrere attraverso dei condotti. La presenza di una corrente d'aria (naturale o forzata da una ventola) che lambisce la superficie radiante fa si che parte del calore posseduto dal liquido passi all'aria, e venga quindi espulso.

RIPARTITORE DI FRENATA

A causa del trasferimento di carico durante una frenata decisa, le ruote posteriori si ritrovano ad avere una minor aderenza. Se la forza frenante che giunge al retrotreno fosse uguale per entrambi gli assi, le ruote posteriori si ritroverebbero a "bloccare" molto prima di quelle anteriori, generando un rallentamento non efficiente ma (soprattutto) innescando potenziali sbandate. Il ripartitore di frenata è un dispositivo meccanico od elettronico che diminuisce la potenza frenante che giunge alle ruote posteriori, calibrandola in base alla loro effettiva aderenza e rendenddo fluido, omogeneo e rapido il rallentamento della vettura.

SERVOSTERZO

Dispositivo che diminuisce lo sforzo da esercitare sul volante per far ruotare le gomme. Ultimamente sono piuttosto diffusi sistemi a controllo elettronico ed asistenza variabile: grazie a questi durante le manovre da fermo lo sterzo diventa leggero da ruotare, mentre al crescere della velocità l'assistenza si fa meno invadente per garantire sempre la massima precisione.

SINGLE POINT

Sistema di alimentazione servito da uno o due iniettori, indipendentemente dal numero di cilindri. Il carburante viene immesso nel condotto di aspirazione, dal quale viene poi distribuito ai singoli cilindri.

SOHC

"Single Over Head Camshaft", distribuzione monoalbero a camme in testa.

SOVRALIMENTAZIONE

Per aumentare le prestazioni di un propulsore, si può far ricorso alla sovralimentazione. Tale sistema aumenta la quantità di aria che riempie i cilindri durante la fase di aspirazione, innalzando la pressione dell'aria aspirata attraverso un compressore. Di conseguenza, l'aumento della quantità d'aria immessa nei cilindri può essere abbinato ad una maggiore introduzione di carburante, generando combustioni più consistenti e quindi potenze più elevate.

SPOILER

Vedi "ALETTONE"

TORSEN

Termine che riassume l'espressione "Torque Sensitive". Il differenziale Torsen è in grado infatto di reagire alla coppia, distribuendola ai due alberi che fuoriescono dal differenziale stesso proporzionalmente all'aderenza delle ruote. In pratica, quando una ruota slitta, il differenziale trasmette più coppia alla ruota opposta, generando così una migliore trazione.

TURBINA

Elemento formato da una girante a palette che ruota all'interno di un carter "a chiocciola". Nelle automobili si impiegano sistemi di questo tipo per azionare deui compressori, sfruttando l'energia cinetica posseduta dai gas di scarico. Essi, fuoriuscendo dal motore, entrano nella turbina e "spingono" sulle palette della girante, mettendola in movimento. Ultimamente hanno fatto la loro comparsa turbine a geometria variabile, con alette della girante che variano nell'inclinazione a seconda della velocità dei gas di scarico (che aumenta con il regime): in questo modo l'efficienza della turbina è molto maggiore.

TURBOCOMPRESSORE

Dispositivo che nasce dall'accoppiamento di una turbina e di un compressore centrifugo. La turbina azionata dai gas di scarico mette in funzione il compressore ad essa collegato, il quale eleva la pressione dell'aria immessa nell'alimentazione realizzando una sovralimentazione.

VALVOLA

Termine meccanico generico, che indica un sistema atto a gestire il flusso di un fluido impedendolo e consentendolo totalmente o parzialmente. In campo automobilistico le valvole sono poste sia tra il condotto di aspirazione e la camera di combustione, che fra quest'ultima ed i collettori di scarico. In questo modo, le valvole gestiscono l'ingresso della miscela comburente e l'uscita dei gas di scarico. Sono azionate da uno o più alberi a camme, mediante l'interposizione di dispositivi ausiliari.

VALVOLA PO-OFF

Dispositivo che evita il verificarsi di pressioni troppo elevate nel collettore di aspirazione dei motori sovralimentati. Essendo tarata per un certo valore massimo, si aprirà nel momento in cui questo valore viene superato.

VOLANO

La rotazione dell'albero motore non è omogenea, visto che nei cilindri si verificano fasi attive (scoppio) e fasi passive (compressione, scarico) che rendono "altalenante" la curva di coppia. Per limare queste oscillazioni si utilizza il volano, un disco di diametro elevato posto ad un'estremità dell'albero motore. La sua elevata inerzia fa sì che il volano accumuli energia durante le fasi attive, per poi cederla durante le fasi passive.

WANKEL

Termine che indica un propulsore inventato dal tecnico tedesco Felix Wankel. Si tratta di un motore con cilindro di forma epitrocoidale (una specie di "8), all'interno del quale rotola un pistone di forma pressochè triangolare. Quest'ultimo è collegato all'albero motore mediante un ingranaggio. I vantaggi di un motore di questo tipo sono, fondamentalmente, elevati livelli di potenza con cilindrate ridotte, mentre tra i difetti si segnalano l'elevata usura (dovuta all'attrito del pistone sul cilindro) e le emissioni elevate, nonchè i consumi superiori ad un motore tradizionale.